Criminal Investigative Analysis

Il nostro gruppo di esperti forensi applica la metodologia denominata Criminal Investigative Analysis per l’analisi e la ricostruzione dei casi che vengono sottoposti alla nostra attenzione.

Si tratta di una tecnica di analisi principalmente focalizzata sulle cosiddette “tracce comportamentali” emerse dall’analisi della scena del crimine e/o dall’intero compendio informativo generato durante l’inchiesta. In particolare, la capacità dell’investigatore di comprendere le logiche che sottendono determinate azioni attraverso la valutazione di ciò che viene denominata “traccia comportamentale” rappresenta un elemento di cruciale importanza per analizzare in maniera coerente e fedele quell’enorme mole di informazioni che normalmente un’investigazione è in grado di produrre. Il passaggio più delicato e complesso in tale frangente è sicuramente rappresentato dalla capacità dell’analista di passare dalle tracce rilevate alle logiche e ai comportamenti che le hanno prodotte.

Nata in seno alla Behavioral Science Unit del FBI negli anni ’70, la CIA rappresenta principalmente un processo di analisi comportamentale che integra in maniera dinamica le informazioni provenienti da diverse fonti pertinenti al caso su cui si sta indagando come la vittima, tutte le attività di sopralluogo sulla scena del crimine e le tracce che sono state repertate (di varia natura), gli eventuali depistaggi, il profilo vittimologico, i pattern lesivi emersi ai danni della vittima, le risultanze dei vari esami tossicologici svolti, le informazioni demografiche sulla zona in cui è avvenuto il crimine, le statistiche criminali dell’area interessata nel medio e breve termine, le informazioni testimoniali, la valutazione della personalità di eventuali sospettati, etc. Tale tecnica si basa sul presupposto che una comprensione dettagliata dei comportamenti esibiti dall’offender sulla scena del crimine durante la fase esecutiva del delitto può rivelarsi di importanza cruciale per arrivare a comprenderne la logica di base (movente) ed alcune caratteristiche di personalità utili ai fini della gestione della lista dei sospettati (gerarchizzazione) (Ressler, Burgess, Douglas, “Sexual Homicide Pattern and Motive, 1988). Tale tecnica è ampiamente utilizzata da anni in seno al FBI anche per i casi di persone scomparse.