Chico Forti: la storia del suo “sogno americano”

Enrico Forti, detto Chico, nasce a Trento l’8 febbraio 1959. Vive in famiglia fino al conseguimento della maturità scientifica nel 1978. In seguito si trasferisce a Bologna dove frequenta l’Isef per ottenere una laurea in educazione fisica. All’inizio degli anni ‘80 dopo Chico, giovane aitante e spavaldo, diventa uno dei pionieri nel windsurf, all’epoca uno sport semisconosciuto e praticato da pochi atleti nel nostro Paese ma già diffusissimo all’estero.
Chico si appassiona sempre più a questo sport e diventa talmente bravo da iniziare a competere a livello nazionale ed internazionale conseguendo ottimi risultati.
Con le vittorie ed i riconoscimenti internazionali arrivano anche gli sponsor naturalmente e con essi il palcoscenico di primo livello internazionale. In quel periodo Chico apre alcune scuole di windsurf e inizia a gareggiare nella coppa del mondo. In quegli anni arrivano anche una serie di vittorie molto prestigiose come quella per la coppa America di slalom (1985) ed il Grand Prix australiano di velocità (1987). Insomma Chico Forti in quegli anni sembra davvero inarrestabile e miete consensi e nuove amicizie ovunque grazie al carattere solare e alla grande disponibilità e lealtà sportiva.
La sua simpatia e voglia di vivere, il buonumore e la comicità estrema in un batter d’occhio fanno di lui di lui un vero e proprio personaggio nel circuito mondiale degli sport estremi.
Tra gli sport che praticava figuravano anche lo sci alpino estremo, lo sci d’acqua a piedi nudi, il catamarano nella vela, il wakeboarding e lo snowboard. Provava e inventava continuamente nuove manovre, nuovi “tricks”, che lo mettevano sempre in risalto. Del resto è stato proprio lui a completare per primo la manovra “suicida” del freestyle chiamata “boom flip”, cioè il salto mortale all’interno del boma con la tavola di taglio, poi “copiata” da molti altri atleti nel circuito internazionale. E, come spesso accade in questi settori, tutte queste acrobazie per restare sempre sulla cresta dell’onda sono costate a Forti più di quaranta fratture in carriera.
Ma c’era un’altra dote di Forti che non era certo passata inosservata agli specialisti del settore: Chico era infatti un eccellente comunicatore. Ben presto arrivano offerte interessanti anche dal circuito televisivo che fanno da apripista alla nuova carriera di film maker e produttore televisivo che Chico intraprenderà di lì a poco.
Ma serviva denaro per intraprendere questa nuova attività e, soprattutto, occorreva trasferirsi negli Stati Uniti. Serviva una buona occasione per realizzare anche questa impresa che effettivamente si presenta di lì a poco quando Chico partecipa a “Telemike”, una trasmissione a quiz condotta da Mike Bongiorno. In quell’occasione emerge un’altra dote straordinaria di Chico Forti: la memoria, che è forse il suo patrimonio più grande. Persino Mike Bongiorno rimane letteralmente senza parole davanti alla prodigiosa capacità mnestica messa in mostra da Forti durante il programma arrivando persino ad affermare che era il concorrente più “forte in memoria” che si fosse mai presentato fino ad allora.

Ed in effetti Forti era davvero fenomenale. Si ricordava tutto: nomi, date, luoghi e ogni aneddoto legato alla storia del windsurf. La sua partecipazione è un successo e Chico alla fine si aggiudicherà un montepremi di circa cento milioni di lire.
Questa vincita diventa il suo passaporto per gli Stati Uniti dove inizia di lì a poco la sua carriera imprenditoriale. Forti in particolare era specializzato in cinematografia sportiva e aveva deciso di dedicarsi proprio agli sport estremi. Con una piccola troupe aveva cominciato a produrre una serie di documentari intitolati “Hang Loose” (che in gergo hawaiano significa “prendi il meglio della vita e rilassati”), come chiamerà poi anche la sua società di produzione.
Questi filmati immediatamente riscuotono un notevole successo, prima in Europa sulla rete satellitare Paneuropea Superchannel, e poi in America sulla rete Espn, il canale sportivo americano per eccellenza, che ne aveva acquistato i diritti commissionando oltre cento puntate pagate profumatamente.

Chico diventa così produttore, regista e conduttore di una rubrica fissa. Il suo “sogno americano” si fa di giorno in giorno più concreto e fiorente.
In seguito Chico estende la sua attività anche ad altri settori: dalla moda ai concorsi di bellezza, dagli eventi musicali alle interviste di personaggi importanti. Ed è così che Forti farà un incontro davvero speciale durante la realizzazione di uno dei filmati di surf, realizzato quella volta per la O’Neill. In quell’occasione, infatti, conosce una delle modelle del cast di nome Heather Crane. Tra i due scocca un vero e proprio “colpo di fulmine” che porterà al matrimonio. Da questa unione nasceranno due figli.
In quel periodo Forti era un vero vulcano di iniziative. Si era dedicato con successo anche al design di tavole e accessori da windsurf e orologi di lusso sportivi. Aveva rilevato anche la gestione di un rinomato ristorante in South Beach a Miami e aveva creato una casa cosmetica che distribuiva maschere di bellezza anti-invecchiamento. Sempre in quegli anni Enrico Forti ottiene un brevetto di pilota aereo e compra un piccolo Cessna che usava per le riprese aeree dei suoi filmati. Forti ottiene anche una patente nautica per barche d’altura ed era diventato anche pilota di elicotteri. A metà degli anni ’90 ormai la situazione economica di Forti era piuttosto solida e con ulteriori ottime prospettive di guadagno. Chico decide così di trasferirsi con la famiglia sull’isola di Williams Island a Miami, all’interno di un complesso residenziale molto esclusivo. In quello stesso periodo Forti intraprende un’ulteriore attività imprenditoriale, questa volta nel settore immobiliare, specializzandosi nella compravendita di appartamenti di lusso e riuscendo anche ad acquistarne alcuni personalmente.
Ironia della sorte proprio il suo arrivo a Williams Island segnerà l’inizio della fine per Enrico Forti. La nuova attività lo porterà infatti di lì a poco a conoscere due personaggi piuttosto loschi, Thomas Knott e Anthony Pike, che innescheranno la sua rovinosa e dolorosissima discesa all’inferno…